La seconda edizione ha subito delle leggere variazioni rispetto alla prima incrementando l’offerta artistica ed ottimizzando i tempi di svolgimento, consentendo allo spettatore/visitatore di fruire di tanti eventi e spettacoli in pochi giorni e in tre Comuni differenti. Inoltre dal 2019 ARTINVITA ha ampliato la sua rete di collaborazioni ad altri partner europei: Artimpulse, una Ong Albanese che ha sede a Tirana nata nel 2014 con lo scopo di operare nel campo delle arti e della cultura e l’associazione serba Ulupuds.
L’artista Mirjana Panovski ha soggiornato ad Orsogna per fotografare gli anziani e le anziane abruzzesi che frequentano abitualmente le piazze e i luoghi di piccoli comuni abruzzesi per realizzare a partire da queste foto delle simpatiche caricature. Un progetto che vuole unire due generazioni distanti, gli anziani da un lato e i giovani dall’altro attraverso. Le foto degli anziani d’Abruzzo realizzate dall’artista saranno installate in grandi formati nelle strade di Orsogna.
Un tango balcanico affascinante. Il quartetto di Gerardo Jerez Le Cam (pianista e compositore) combina i suoni del tango argentino con la musica dell’Europa dell’Est. Al bandendon Manu Comté, al violino il virtuoso Iacob Maciuca e al Cymbalum Mihai Trestian; un quartetto magico dove la musica classica, il tango, il jazz, la musica gitana e le melodie contemporanee si intrecciano portandoci in terre lontane eppure così vicine e intime. Alcuni artisti locali saranno coinvolti per esibirsi in un paio di brani con Gerardo Jerez Le Cam.
A seguire cocktail offerto a tutti con le MAMME D’ABRUZZO
“A coloro che amano senza parole”
Con grande tenerezza ed umorismo questa pièce racconta il rapporto fra un uomo ed una donna che non trovano le parole per esprimere l’amore. La scena si svolge in riva al mare. Lui è seduto in attesa. Lei vorrebbe tornare a casa per preparare la cena, ma non si decide a farlo per non lasciarlo solo. A poco a poco fra i due si rivela un amore mai espresso in parole.
«Le Bout du monde – Pier to pier, propone di prolungare la creazione teatrale Mari permettendo allo spettatore di cambiare radicalmente il proprio punto di vista occupando a sua volta la scenografia. E’ un invito ad una passeggiata intima su un trabocco, un attracco, un punto di osservazione che ha l’ambizione di riunire in uno spazio così piccolo da un lato la realtà oggettiva e dall’altro quella soggettiva. Voi siete qui!…Siete là!…oppure è già il contrario? Siete all’inizio di qualcosa o siete già alla sua fine? Osservare con curiosità, discernimento, ironia, oppure fermarsi semplicemente e lasciare che il vostro pensiero viaggi, perché questo sia un tempo solo per voi.» Franck Jamin
In occasione del vernissage della mostra audiovisiva Il Mestiere di Vivere, Laurent Petitgand, compositore eclettico, tra i maggiori esponenti di colonne sonore per film tra gli altri Wim Wenders e tra i protagonisti principali dell’edizione 2019, si esibirà dal vivo. Laurent ha composto le sue prime musiche da film nel 1985 per il film Tokyo-Ga di Wim Wenders. Nel 2014 ha realizzato le colonne sonore per Il Sale della Terra di Giuliano Ribeiro Salgado e Wim Wenders, film che ha ottenuto il Cesar per il miglior documentario e nominato per la musica agli Oscar del 2015.
Le mani ci insegnano Il Mestiere di vivere e da esse inizia un percorso verso lo spirito, l’identità e la storia dell’uomo. A partire dal diario postumo di Cesare Pavese, la mostra osserva e studia il mondo delle mani. Le mani lavorano, le mani comunicano, le mani pregano, ci mettono in contatto con delle credenze e con una spiritualità. Tutto ciò in maniera del tutto automatica, siamo abituati ad usarle; le mani sono lo strumento di comunicazione più sfruttato dall’uomo, ma nessuno ha dovuto insegnarci a farlo, lo facciamo e basta, perché fanno parte del nostro modo di esistere.
C’è chi lo considera un film maledetto. E non senza ragione. Una catena di imprevisti ne complicano la realizzazione. Nasce come un piccolo film da fare in fretta, sfruttando il permesso di poter girare sul Pont-Neuf per una ventina di giorni e termina come una specie di kolossal. In mezzo, infortuni, tempeste che distruggono il set del Pont-Neuf, ricostruito a nel sud della Francia.
I sei anni di pontificato di Papa Francesco hanno rivoluzionato la percezione nell’agorà mediatico del Vaticano e del suo capo
spirituale e terreno. Fin dal primo gesto rivoluzionario, quello di un pontefice che si lega per la prima volta, fin dal nome, al santo di Assisi, con la sua eterodossa ossessione per la povertà e gli ultimi del creato.
Bergoglio, prima che il Papa, è ora al centro di un documentario.
A seguire incontro con Laurent Petitgand, compositore delle colonne sonore.
Artinvita, in linea con i suoi obiettivi di apertura verso lo scambio culturale e sociale attraverso l’arte, ha scelto di ospitare per la prima volta in Italia una selezione di cortometraggi del Balkan Film Food Festival, una manifestazione albanese che si svolge tutti gli anni a luglio a Pogradec premiando i migliori film realizzati dalla nuova generazione di cineasti balcanici.
Ultima generale aperta riservata a Sponsor, Collaboratori, Stampa e sostenitori (Comuni, aziende, enti, associazioni, ecc..).
A seguire un Cocktail su invito. Degusteremo il vino del nostro sponsor e le pietanze preparate dalle Mamme d’Abruzzo.
Il biglietto per l’Avant-Première può essere acquistato con una donazione di € 50,00 per sostenere il Festival
Due guardiani sorvegliano e interrogano una donna per farle dire quello che non ha visto. Fanno di suo figlio un ritratto in cui lei non lo riconosce e vogliono costruire attorno alla sua crocifissione una leggenda che lei rifiuta. Sola, lontana dal mondo, in un luogo protetto, cerca di opporsi al mito che i compagni di suo figlio stanno forgiando.
Una sconvolgente reinterpretazione della figura di Maria, un testo potente e accattivante.
Secondo una ricerca ISTAT 1 euro investito in cultura riporta indietro alla comunità 4 euro.
A partire da questo dato Il Festival stimola ad attuare una collaborazione pubblico-privata su medio e lungo termine e sin dalla prima edizione abbiamo guardato al futuro intrecciando rapporti economici e collaborativi con le persone e le aziende che sappiano immaginare questo Festival come un tramite per differenziare le proprie scelte di marketing puntando sull’innovazione, sull’arte e sulla sponsorizzazione trasparente. Guardando alla realtà locale, puntiamo a riunire attorno al Festival, i comuni limitrofi ad Orsogna (capoluogo simbolico) che dispongano di location per spettacoli dal vivo (non solo teatri, ma piuttosto spazi non teatrali, magari marginali: piazze, cortili, castelli di piccoli villaggi, luoghi “vergini” e poco visitati dal turismo abruzzese).