In occasione dello spettacolo Vita Amore Morte E Rivoluzione la regista Paola Di Mitri presenta il workshop CARTOGRAFIE #Abruzzo.

In occasione dello spettacolo Vita Amore Morte e Rivoluzione la regista Paola Di Mitri presenta il workshop CARTOGRAFIE #Abruzzo

Il workshop è rivolto a professionisti e non professionisti, senza limiti di età, interessati al cinema e al teatro documentario e a raccontare una propria storia e che vogliano sperimentare nuove tecniche di narrazione.

CARTOGRAFIE #Abruzzo
Workshop a cura di Paola Di Mitri

dal 17 al 22 aprile dalle 09:00 alle 12:00
Cinema Auditorium Zambra, Ortona (CH)
Apertura al pubblico 22 aprile alle ore 11:00

Per prenotarsi scrivere a [email protected]

CARTOGRAFIE #Abruzzo è un progetto partecipativo che intende coinvolgere gli abitanti di Ortona per comporre una mappa del proprio territorio e osservarne i cambiamenti nel tempo. Immagini del presente si sovrappongono agli archivi del passato e voci nuove arrivano da un tempo che ancora deve accadere. È possibile immaginare un paesaggio del futuro?
Il workshop è rivolto a professionisti e non professionisti, senza limiti di età, interessati al cinema e al teatro documentario che vogliano sperimentare nuove tecniche di narrazione. Ai partecipanti sarà chiesto di portare uno o più materiale del proprio archivio personale (foto, documenti, diapositive, filmini) e dopo una formazione di tecniche di ripresa cinematografica, si lavorerà a comporre una cartografia personale, emotiva, sensoriale, storica e urbanistica della città di Ortona. 
Il workshop sarà condotto dalla regista Paola Di Mitri e si svolgerà dal 17 al 22 aprile dalle 9 alle 12 presso il Cinema Auditorium Zambra ad Ortona.

Evento realizzato nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola promosso dal MIC – Ministero della Cultura e MIM – Ministero dell’Istruzione e del Merito contestualmente in collaborazione con Cranpi e Un altro Teatro – Cinema Auditorium Zambra contestualmente al progetto CINEMA EXPRESS e con il patrocinio del Comune di Ortona.

Paola Di Mitri è regista, autrice e performer di cinema e teatro documentario. I suoi lavori partono dalla raccolta, lo studio e il riuso di materiali d’archivio famigliare e si occupano di tematiche a sfondo sociale e politico. Tra le sue regie teatrali Vita Amore Morte e Rivoluzione (2022) prodotto da Cranpi (vincitore del Bando ART~WAVES di Fondazione Compagnia San Paolo, Menzione speciale e Premio giuria popolare TUTTOTEATRO.COM alle arti sceniche “Dante Cappelletti” 2020) presentato al Romaeuropa Festival 2022; Libya. Back Home (2019) (vincitore Premio Scintille, Bando Ora! Intesa San Paolo, finalista IN- BOX 2020) che debutta al Festival delle Colline Torinesi, Romaeuropa Festival 2019 e al Festival di Internazionale a Ferrara; Human Animal, (2017) (vincitore Progetto Hangar Creatività 2016, Funder35); Il Paradiso degli idioti (finalista Premio Scenario 2015).

Nel 2021 firma la regia del suo primo film documentario Tutti i Nostri Affanni diretto insieme a Davide Crudetti prodotto da ZaLab Film con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte_Piemonte Doc Film Fund. Lo stesso anno collabora come autrice al film documentario Qui non c’è niente di speciale prodotto da Social Film Production con Il Sud di Apulia Film Commission e Fondazione con il Sud (vincitore del premio Signum al miglior documentario al Salina Doc Fest 2022) e come autrice e interprete nel film Comunisti (vincitore del premio Zavattini 2020 e presentato in selezione ufficiale fuori concorso al 40° Torino Film Festival). Attualmente è impegnata nella scrittura del film Il Grande Buco per la regia di Davide Crudetti, prodotto da ZaLab in collaborazione con AAMOD – Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, progetto finanziato dai contributi selettivi cinema sviluppo e pre-produzione del Ministero della Cultura e vincitore del premio Meditalents’ Writing Residency Award / Accompagnement à l’écriture et au développement grazie al percorso sviluppo In Progress di Milano Film Network.

Evento realizzato in collaborazione con Cranpi e Un altro Teatro – Cinema Auditorium Zambra contestualmente al progetto CINEMA EXPRESS e con il patrocinio del Comune di Crecchio e Ortona

Il Teatro documentario di Paola Di Mitri | tra teatro e cinema

Vita Amore Morte e Rivoluzione è un progetto pensato mettendo assieme due linguaggi e pratiche differenti: le arti sceniche e le tecniche cinematografiche. La sinergia di questi due linguaggi dà vita a un teatro documentario in grado di mettere al centro della ricerca la possibilità di narrare grazie a un metodo di creazione partecipativa utilizzando il linguaggio della narrazione teatrale e le tecniche di ripresa documentaria. Obiettivo della ricerca è la composizione di uno spettacolo capace di far dialogare il teatro con il cinema del reale, cercando di dare ai due linguaggi quello che naturalmente non hanno nei propri codici espressivi: al cinema la presenza reale e in carne ed ossa dell’attore, e al teatro la possibilità di andare oltre la scatola scenica sperimentando nuove tecniche di narrazione che contemplino l’uso degli strumenti digitali. Scenicamente si indagano le potenzialità dell’utilizzo di una videocamera, di uno smartphone, di uno schermo, di supporti audiovisivi e di come questi dispositivi influenzano la costruzione di una drammaturgia contemporanea e lo sviluppo di un racconto teatrale.

Vita Amore Morte e Rivoluzione è uno spettacolo di teatro documentario che intreccia la narrazione teatrale con il linguaggio cinematografico. Muovendosi in una cartografia intima fatta di ricordi, filmini di famiglia e vecchie fotografie, la regista Paola Di Mitri ricostruisce la sua storia famigliare per trovare risposta ad una ferita personale che si sovrappone e si perde nelle cartografie di chi abita oggi Taranto documentando il ritorno nella sua città dell’infanzia e delle feste. Con l’aiuto dei supporti digitali presenti sulla scena e a seguito di un’inchiesta sul campo accompagnata da azioni partecipative, la storia personale lascia spazio alla dimensione collettiva per ridisegnare una geografia emotiva, sensoriale, storica e urbanistica di Taranto; una città cancellata e riscritta più volte, pensata per essere volano del Sud, ma che da sempre non è che campo di battaglia operaio, sfruttamento della forza lavoro, disastro ambientale, emergenza sanitaria, simbolo di una situazione meridionale mai risolta. 

Taranto si fa icona delle contraddizioni della società contemporanea dove gli interessi, la rabbia, la speranza e le preoccupazioni si confondono, mozzando il fiato alla rivoluzione.

Top