Dalla sua nascita nel 2018, il Festival cerca di creare una collaborazione pubblico-privato a breve e lungo termine. Perché si assista a un’alta diffusione della cultura di qualità l’arte deve essere concepita come un bene pubblico, come la sanità e gli ospedali, poiché influisce sul benessere e sulla cura della vita delle persone. È per questo che il nostro Festival ha bisogno del sostegno di istituzioni, aziende e mecenati filantropici.
Fin dall’inizio, nonostante la mancanza di fondi, abbiamo cercato di sollecitare partner dall’approccio ecologico. Dalla prima edizione il Festival ha saputo guardare al futuro intrecciando rapporti economici e collaborativi con le persone e le aziende che sapessero immaginare Artinvita come un tramite per differenziare le proprie scelte di marketing puntando sull’innovazione, sull’arte e sulla sponsorizzazione trasparente.
Per ragioni territoriali metodologiche il Festival ha costruito innanzitutto una rete interna di Comuni, aziende, scuole, associazioni, ristoranti, cantine, location e soprattutto persone che ogni anno rendono possibile la realizzazione del progetto, ma la sua vocazione, insita nel nome sin dalla sua nascita, sta facendo in modo che si riescano ad attivare collaborazioni nazionali ed internazionali in grado di offrire un motivo dinamico e di contaminazione al panorama culturale del territorio.