Artinvita sta tornando e, come ogni primavera, le sue radici crescono lunghe e solide nel territorio d’Abruzzo.
In attesa di rivelare il programma ufficiale, siamo felici di annunciare che l’attuale VI edizione si svolgerà dal 27 aprile al 14 maggio!
Attraverseremo i comuni lungo la strada Marrucina, dai piedi del massiccio della Majella al Mare Adriatico e non solo! Dalla scorsa edizione il Festival Internazionale degli Abruzzi aggiunge alle sue tappe le città di Pescara e di Chieti.
Teatro, danza, nuovo circo, musica, cinema, installazioni, natura, cucina e workshop e molto altro da scoprire.
La locandina di Artinvita23 è stata realizzata da Antonio Pronostico che ringraziamo per aver colto l’intera essenza del Festival in un’unica immagine.
Una pianta che cresce, si dirama, cambia aspetto, avvolge e abbraccia ciò che incontra, con radici che crescono, lunghe e solide, salde, nel terreno giusto, dove si nutre sin dalla nascita, una pianta che inizia anche a restituire alla sua terra i frutti, benefici di pazienza, dedizione, cura. Cadono dai rami semi colorati, mai visti, germogli di creatività, speranza, consapevolezza. Attorno alla pianta un piccolo nuovo mondo inizia a prendere forma. Nel ciclo della vita nulla si disperde e tutto si trasforma, le cose tornano col tempo inevitabilmente al proprio posto, il mondo le controlla, tutto torna. Con questa immagine vogliamo iniziare questo nuovo anno e lanciare la nuova edizione del Festival Artinvita, la sesta.
Dopo ogni edizione ci si sente colmi, coscienti di aver dato il massimo e con la sensazione che per l’edizione successiva sarà difficilissimo inventarsi qualcosa di nuovo e giusto. Poi in modo del tutto naturale emergono idee, spunti, intrecci, ma soprattutto collaborazioni, nessi, ognuno con la sua particolarità e il suo tratto distintivo, come i rami e le foglie rappresentate da Pronostico, di forme e dimensioni diverse. Molte sono da quest’anno le realtà, gli spazi, le persone e le organizzazioni che entrano a far parte del nostro grande albero e grazie a loro la proposta artistica e culturale acquisisce sempre più valore e impatto sul territorio e speriamo anche sulla vita delle persone.
La programmazione mantiene due linee, irrinunciabili per la direzione: da un lato il valore dell’impatto socioculturale delle proposte e dall’altro la loro qualità artistica. In realtà, nel caso delle opere d’arte contemporanee di qualsiasi tipologia, possiamo dire che senza l’uno non potrebbe esserci l’altra. L’arte contemporanea, ci diciamo spesso, è quell’arte che parla del nostro tempo, del presente, e a volte anche del mondo che verrà, di in un’ipotesi del futuro. È tutta qui la forza dell’arte e un Festival Contemporaneo ha il dovere di raccogliere e presentare progetti che parlino alle donne e agli uomini del presente con i linguaggi del presente e soprattutto alle generazioni future. L’arte è cultura in un senso molto pragmatico e intrinseco al suo sviluppo, ogni cultura ha la sua cultura e l’arte può farle comunicare attraverso un linguaggio universale che contempla le differenze senza distorcerne le caratteristiche, le identità e facendole dialogare ne favorisce uno sviluppo genuino, senza forzature.
La Direzione
Marco Cicolini e Amahi Camilla Saraceni