Proveniente dal cinema d’animazione, esplora da diversi anni territori visivi inesplorati aperti dalle nuove tecnologie. Pioniere nell’uso della scansione 3D nel cinema per integrare le sculture nel suo primo lungometraggio Adama, è stato grazie al contatto con i geologi del Geosciences Institute (GFZ) di Potsdam che ha adattato le sue tecniche di scansione tridimensionale alla scala del paesaggio. Himalaya, Arcipelago sub-antartico delle Kerguelen, Isola di Reunion, Nigeria, Giappone… Dal 2016 accumula dati digitali che poi condivide sotto forma di installazioni video. L’insieme forma un puzzle ricostituito dallo spettatore, dove frammenti di paesaggi si spostano come iceberg, creando con le loro successive collisioni e sovrapposizioni un mondo composito in continua trasformazione.