A Crecchio il 6 e 7 maggio doppio appuntamento con il teatro

Il 6 e 7 maggio all’Auditorium Santa Maria da Piedi di Crecchio due eccellenze del giovane Teatro Italiano: Paola Di Mitri con Vita Amore Morte e Rivoluzione racconta la tumultuosa storia della città di Taranto, simbolo di una situazione meridionale mai risolta, ripercorrendo la sua storia familiare. Segue Diario di un dolore di Francesco Alberici, che ragiona sulle rappresentazioni possibili del dolore rispetto alle intimità di ciascuno.

Vita amore morte e rivoluzione di e con Paola Di Mitri
con la creazione cinematografica di Davide Crudetti

TEATRO – DOCUMENTARIO 

SAB 6 MAGGIO ore 21.00 / ore 10:30 (replica scolastica)
Auditorium Santa Maria da Piedi, Crecchio (CH)

Biglietto intero 12€ / Ridotto 10€ (under 25 e over 65)

“Vedi, anche se scappi Taranto ti ricorda sempre da dove arrivi”
G. 
Di Mitri

Vita Amore Morte e Rivoluzione è uno spettacolo di teatro documentario che intreccia la narrazione teatrale con il linguaggio cinematografico. Muovendosi in una cartografia intima fatta di ricordi, filmini di famiglia e vecchie fotografie, la regista Paola Di Mitri ricostruisce la sua storia famigliare per trovare risposta ad una ferita personale che si sovrappone e si perde nelle cartografie di chi abita oggi Taranto documentando il ritorno nella sua città dell’infanzia e delle feste. Con l’aiuto dei supporti digitali presenti sulla scena e a seguito di un’inchiesta sul campo accompagnata da azioni partecipative, la storia personale lascia spazio alla dimensione collettiva per ridisegnare una geografia emotiva, sensoriale, storica e urbanistica di Taranto; una città cancellata e riscritta più volte, pensata per essere volano del Sud, ma che da sempre non è che campo di battaglia operaio, sfruttamento della forza lavoro, disastro ambientale, emergenza sanitaria, simbolo di una situazione meridionale mai risolta. 

Taranto si fa icona delle contraddizioni della società contemporanea dove gli interessi, la rabbia, la speranza e le preoccupazioni si confondono, mozzando il fiato alla rivoluzione.

Il Teatro documentario di Paola Di Mitri | tra teatro e cinema

Vita Amore Morte e Rivoluzione è un progetto pensato mettendo assieme due linguaggi e pratiche differenti: le arti sceniche e le tecniche cinematografiche. La sinergia di questi due linguaggi dà vita a un teatro documentario in grado di mettere al centro della ricerca la possibilità di narrare grazie a un metodo di creazione partecipativa utilizzando il linguaggio della narrazione teatrale e le tecniche di ripresa documentaria. Obiettivo della ricerca è la composizione di uno spettacolo capace di far dialogare il teatro con il cinema del reale, cercando di dare ai due linguaggi quello che naturalmente non hanno nei propri codici espressivi: al cinema la presenza reale e in carne ed ossa dell’attore, e al teatro la possibilità di andare oltre la scatola scenica sperimentando nuove tecniche di narrazione che contemplino l’uso degli strumenti digitali. Scenicamente si indagano le potenzialità dell’utilizzo di una videocamera, di uno smartphone, di uno schermo, di supporti audiovisivi e di come questi dispositivi influenzano la costruzione di una drammaturgia contemporanea e lo sviluppo di un racconto teatrale.

CREDITS
Ideazione e Regia Paola Di Mitri / creazione cinematografica Davide Crudetti / Con la partecipazione in video di Ida Palmisano, Tonino Lombardi, Maria Bani e le voci di Raffaele Cataldi, Chiara Petillo, Donato Caramia, Virginia Rondinelli, Margherita Calderazzi, Cataldo Cantore / Progettazione e realizzazione scene Paola Villani / Musiche originali Gaspare Sammartano / Luci Raffaella Vitiello / Suono Hubert Westkemper / Tecnici Martin Emanuel Palma e Alessio Troya / Materiale d’archivio famiglia Di Mitri 

Produzione Cranpi / In coproduzione con A.M.A. Factory / Con il contributo di MiC – Ministero della Cultura e di Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando “ART~WAVES. Per la creatività, dall’idea alla scena” / In collaborazione con ZaLab, Artinvita – Festival Internazionale degli Abruzzi / Con il sostegno di A.n.t. “Primavera Non Bussa”, Centro di Residenza della Toscana (Armunia – CapoTrave/Kilowatt), Teatro delle Forche, TRAC_Teatri di Residenza Artistica Contemporanea, Teatro Biblioteca Quarticciolo, ATCL Circuito multidisciplinare della Regione Lazio per Spazio Rossellini / Ringraziamenti speciali Giovanna Vucci, Silvia Di Mitri, Daniele Di Mitri e tutta la famiglia Di Mitri.

Workshop – CARTOGRAFIE #Abruzzo
Workshop a cura di Paola Di Mitri

DAL 17 AL 22 APRILE
Cinema/Auditorium Zambra, Ortona (CH) 

In occasione dello spettacolo Vita Amore Morte e Rivoluzione e contestualmente al progetto CINEMA EXPRESS, la regista Paola Di Mitri presenta il workshop CARTOGRAFIE. 

CARTOGRAFIE è un momento di ricerca nel proprio archivio personale.

Ciascuno di noi ha nei propri cassetti diapositive, fotografie e vecchi filmini che ritraggono momenti in famiglia, feste di paese, gite, compleanni, ricorrenze. Questi materiali sono, oltre a una preziosa eredità privata, pezzi importantissimi di memoria collettiva, documenti per osservare i cambiamenti di una collettività e di un territorio, per guardare alla storia italiana da un’ottica micro sociale e ad altezza d’uomo. 

Partendo dai propri documenti d’archivio si tracceranno le linee di una possibile ricerca documentaria caratterizzata dalla produzione di nuovo materiale filmico realizzato attraverso le tecniche del cinema documentario, dell’auto-narrazione visuale e del video partecipativo. L’obiettivo è la costruzione di una lettura spettacolo supportata da una telecamera che, in presa diretta, riporterà su uno schermo il risultato dei ritrovamenti.

Il workshop è rivolto a professionisti e non professionisti, senza limiti di età. Il processo creativo permetterà a chi partecipa di riscoprire il proprio materiale d’archivio sperimentando nuove tecniche di narrazione che contemplino l’uso degli strumenti digitali. Alla fine del workshop è prevista una restituzione del lavoro aperta al pubblico.

CARTOGRAFIE mette insieme due linguaggi e pratiche differenti: le arti sceniche e le tecniche cinematografiche e nasce dalla necessità di occuparsi di tematiche contemporanee attraversando un percorso artistico in grado di sorpassare quella frontiera che separa la realtà dalla sua rappresentazione, il biografico dalla finzione artistica, la memoria personale da quella collettiva.

Paola Di Mitri è regista, autrice e performer di cinema e teatro documentario. I suoi lavori partono dalla raccolta, lo studio e il riuso di materiali d’archivio famigliare e si occupano di tematiche a sfondo sociale e politico. Tra le sue regie teatrali Vita Amore Morte e Rivoluzione (2022) prodotto da Cranpi (vincitore del Bando ART~WAVES di Fondazione Compagnia San Paolo, Menzione speciale e Premio giuria popolare TUTTOTEATRO.COM alle arti sceniche “Dante Cappelletti” 2020) presentato al Romaeuropa Festival 2022; Libya. Back Home (2019) (vincitore Premio Scintille, Bando Ora! Intesa San Paolo, finalista IN- BOX 2020) che debutta al Festival delle Colline Torinesi, Romaeuropa Festival 2019 e al Festival di Internazionale a Ferrara; Human Animal, (2017) (vincitore Progetto Hangar Creatività 2016, Funder35); Il Paradiso degli idioti (finalista Premio Scenario 2015). Nel 2021 firma la regia del suo primo film documentario Tutti i Nostri Affanni diretto insieme a Davide Crudetti prodotto da ZaLab Film con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte_Piemonte Doc Film Fund. Lo stesso anno collabora come autrice al film documentario Qui non c’è niente di speciale prodotto da Social Film Production con Il Sud di Apulia Film Commission e Fondazione con il Sud (vincitore del premio Signum al miglior documentario al Salina Doc Fest 2022) e come autrice e interprete nel film Comunisti (vincitore del premio Zavattini 2020 e presentato in selezione ufficiale fuori concorso al 40° Torino Film Festival). Attualmente è impegnata nella scrittura del film Il Grande Buco per la regia di Davide Crudetti, prodotto da ZaLab in collaborazione con AAMOD – Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, progetto finanziato dai contributi selettivi cinema sviluppo e pre-produzione del Ministero della Cultura e vincitore del premio Meditalents’ Writing Residency Award / Accompagnement à l’écriture et au développement grazie al percorso sviluppo In Progress di Milano Film Network.

Evento realizzato in collaborazione con Cranpi e Un altro Teatro – Cinema Auditorium Zambra contestualmente al progetto CINEMA EXPRESS e con il patrocinio del Comune di Crecchio e Ortona

Diario di un dolore di e con Francesco Alberici e con Astrid Casali

TEATRO 

DOM 7 MAGGIO ore 19.00
Auditorium Santa Maria da Piedi, Crecchio (CH)

Biglietto intero 12€ / Ridotto 10€ (under 25 e over 65)

Tratto dall’omonimo libro di Lewis e dall’autoritratto di Franz Ecke, collaboratore della rivista Frigidaire, un lavoro che ragiona sulle rappresentazioni possibili del dolore rispetto alle intimità di ciascuno.

Si può raccontare il proprio dolore senza il sospetto di star tradendo sé stessi e la propria intimità? Un regista chiede alla sua attrice di lavorare a una messa in scena che affronti il tema del dolore, a partire da Diario di un dolore di C.S. Lewis. Come si rappresenta il dolore e quali sono i limiti nella possibilità di raccontarlo? La propria biografia può diventare l’oggetto della messa in scena senza il rischio che venga usata a fini spettacolari? E come si fa a ripetere, sera dopo sera, la messa in scena di un dramma, non di finzione, ma reale? Staccandosi sempre più dal libro di Lewis, e dall’idea di metterlo in scena, emergono le domande che divengono il centro di un altro, inaspettato, spettacolo. Mentre il mondo ci invita a catturare e narrare momenti di felicità, scopriamo che abbiamo più che mai voglia di parlare di dolore.

CREDITS
un progetto di Francesco Alberici / con la collaborazione di Astrid Casali, Ettore Iurilli, Enrico Baraldi / in scena Astrid Casali, Francesco Alberici / produzione Gli Scarti – TPE / coproduzione e residenze Murmuris, Olinda, Lab 121

Francesco Alberici è attore, autore e regista di teatro. Nel 2021 vince il Premio UBU come miglior attore/performer under 35 ed è tra i cinque finalisti della 56° edizione del Premio Riccione col suo testo Bidibibodibiboo, tradotto in quattro lingue. Dopo aver lavorato per alcuni anni nella compagnia milanese Quelli di Grock, fonda assieme a Claudia Marsicano, Daniele Turconi e Salvatore Aronica la propria compagnia Frigo produzioni. Dal 2016 lavora regolarmente con Deflorian/Tagliarini, come interprete e collaboratore alla drammaturgia – per loro nel 2020 è unico interprete dello spettacolo Chi ha ucciso mio padre, testo di Edouard Louis. Nel 2019 assieme a Silvia Gussoni traduce Realismo Globale, raccolta di scritti di Milo Rau edita da CuePress. Tra le ultime collaborazioni quella con Babilonia Teatri, insigniti nel 2016 del Leone d’Argento, nello spettacolo Pietre Nere.

Astrid Casali è attrice di teatro e cinema e televisione. In teatro ha recitato dopo aver studiato alla Shakespeare School di Jurji Ferrini, ha lavorato tra gli altri con Musella Mazzarelli in Strategie Fatali, con Camilla Brison in No Land Lady. Lavoro molto tra cinema e televisione, tra i molti lavori è coprotagonista di America Latina dei fratelli D’Innocenzo, recita in Boris 4 di Luca Vendruscolo e Giacomo Ciarrapico, è coprotagonista di 1993 e 1994 di Giuseppe Gagliardi e Claudio Noce.

Evento realizzato con  il patrocinio del Comune di Crecchio

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